Newsletter 2016

Newsletter 2016/2

Ai lettori

Dopo la pubblicazione del primo numero, la Newsletter “Univr Fashion Week” torna con un bilancio delle attività di questi mesi iniziali del progetto, tra cui in particolare la Conferenza di presentazione del 18 marzo scorso, e con il lancio di una rubrica di approfondimento sui protagonisti dell’industria della moda intervenuti nel corso di tale iniziativa.

In vista della Summer School di giugno, inoltre, sono fornite alcune indicazioni di utilità pratica ai fini dell’iscrizione.

Ricordiamo di fare riferimento al sito https://europa.univr.it/univrfw per reperire tutte le informazioni riguardo il progetto e di seguire le pagine social (Univr FashionWeek su Facebook e @UnivrFW su Twitter) per notizie, foto e aggiornamenti.

Buona lettura!
Il Project Team

La Conferenza di presentazione del progetto tenutasi il 18 marzo scorso presso il Dipartimento di Scienze giuridiche ha riscontrato notevole successo ed è stata positivamente valutata. Numeroso e differenziato il pubblico presente in sala: avvocati e praticanti, giornalisti, docenti, studenti universitari e dottorandi, nonché esperti e professionisti dell’industria della moda.

L’evento era strutturato in due sessioni, cui hanno fatto seguito gli interventi programmati di alcuni docenti della Summer School. Si è avuto modo di fornire una panoramica delle molteplici prospettive legate al settore della moda: non solo temi giuridici ed economici, che costituiscono il filo conduttore di tutto il progetto Univr Fashion Week, ma anche approfondimenti legati all’evoluzione storica della moda italiana, alla creazione di una linea di moda, all’importanza dell’innovazione per la competitività delle industrie e al ruolo dell’e-commerce.

La Conferenza ha favorito lo sviluppo di nuove sinergie e collaborazioni tra il Project Team e le realtà imprenditoriali e professionali operanti nel mondo della moda. In tal modo, le prossime attività realizzate nell’ambito del progetto potranno dar luogo a un’efficace interazione tra la formazione accademica e la specializzazione professionale.

La Conferenza di presentazione: risultati

 

...per approfondire

Prima della Conferenza, la professoressa Maria Caterina Baruffi, Academic Coordinator del progetto “Univr Fashion Week”, ha rilasciato un’intervista per l’Ufficio stampa di Ateneo. È stato dato risalto a come finalità dell’iniziativa sia quella di fornire una formazione giuridicoeconomica per i futuri professionisti dell’industria della moda. Il finanziamento del progetto come Modulo Jean Monnet da parte della Commissione europea testimonia inoltre la rilevanza di questo settore per il mercato interno dell’Unione europea. L’intervista completa è reperibile su YouTube a questo link.

Per favorire una maggiore diffusione dell’iniziativa e dei suoi contenuti il sito del progetto raccoglie alcune tra le presentazioni proiettate dai relatori a supporto dei rispettivi interventi, nonché brevi relazioni sui temi trattati nel corso della Conferenza.

An insider's view: la designer veronese Patrizia Prencipe

L’industria della moda narrata direttamente dalla voce dei suoi protagonisti: è quanto si propone questa rubrica di approfondimento pensata per far conoscere alcune tra le diverse realtà imprenditoriali e professionali alla base di questo settore di eccellenza italiana. Prima protagonista di questa rubrica è Patrizia Prencipe, stilista di Verona, membro del Teaching Staff della Summer School “Univr Fashion Week” come responsabile di un workshop sulle tendenze moda e che è stata ospite alla Conferenza di presentazione del progetto. In quell’occasione, l’Ufficio stampa di Ateneo le aveva rivolto alcune domande, raccolte in un breve video, che hanno dato lo spunto per questa intervista, realizzata dal Project Team presso il negozio della designer per proseguire nella scoperta del suo percorso professionale, nonché delle sue esperienze di insegnamento e di formazione.

Come ha trasformato la passione per la moda nella Sua professione di designer? Quali sono state le esperienze che hanno caratterizzato la Sua formazione?

Ho sempre desiderato lavorare nell’industria della moda e tutta la mia formazione è stata orientata in questo senso. Frequentando il Liceo classico europeo a Verona, ho avuto la possibilità di costruirmi una preparazione completa e ampia, seguita poi dalla specializzazione grazie alla laurea, ottenuta nel 2007, in Cultura e Tecnologia della Moda all’Università di Padova. Nonostante fossero anni in cui l’effetto della crisi economica nel settore era forte, non mi sono fatta influenzare da questo pessimismo e ho continuato a inviare curricula per iniziare la mia esperienza con uno stage in un’azienda di moda. Benetton ha quindi creduto in me: ho lavorato a Treviso presso l’ufficio stile, dove ho avuto modo di conoscere e apprendere fino alla parte di modellistica, ma non anche quella di confezione del prodotto. La successiva esperienza, di due anni, è stata presso un’azienda in Pakistan: lì, invece, ho vissuto in prima persona la realtà di una fabbrica totalmente verticalizzata, in cui ho potuto vedere tutti i passaggi del prodotto, dall’acquisto delle materie prime, alla creazione del modello, fino alla linea di produzione. Questo tipo di formazione mi ha cambiato molto e ha costituito un completamento di quella avuta in precedenza in Benetton. Infatti, quello di fare esperienze sia in una piccola sia in una grande azienda è un consiglio che dò spesso a chi inizia una carriera in questo settore, perché è importante avere conoscenza di entrambe le realtà.

E com’è avvenuto il passaggio successivo, con la creazione del Suo marchio e della Sua linea di moda?

Dopo essere tornata dal Pakistan, ho deciso di aprire il mio studio stilistico a Verona. Mi ero già creata un bagaglio professionale che mi permetteva questo, e anche un “pacchetto clienti”. Grazie all’esperienza in Pakistan avevo conosciuto altri imprenditori nel settore e mi ero fatta conoscere io stessa. Mi ero resa conto, tuttavia, che la situazione all’interno delle imprese pakistane era critica: c’erano scioperi, tensioni, proteste, che mi hanno molto scossa. Quindi, la mia decisione è stata di continuare le mie consulenze stilistiche, ma, al contempo, lanciare anche la mia linea di moda etica, totalmente made in Italy. Le mie borse, ad esempio, sono pezzi unici: mi rivolgo ad artigiani che conosco personalmente; compro io i pellami, solo da concerie che vado a visitare. Il passaggio successivo è stato l’apertura del mio negozio, nel quale ho anche lo studio stilistico, dove posso sviluppare la mia creatività. Poi è iniziata la collaborazione con un’azienda di abbigliamento di Verona, Qvinqve, con la quale ho una grande affiatamento e che mi ha dato la possibilità di acquisire ulteriore esperienza anche in questo ambito.

Oltre alla Sua attività professionale, Lei è molto impegnata anche nell’insegnamento. Ce ne può parlare?

Ho iniziato ad insegnare in Fashion Ground, a Verona, poi ho ripreso con questa attività quando sono tornata dal Pakistan. Mi ha contattata ModaPelle Academy di Milano, principalmente per le missioni all’estero, tra cui quella in Iran per le Nazioni Unite, che prosegue anche oggi. L’obiettivo è formare i clusters sul modello del made in Italy: io di solito insegno per una quindicina di giorni, formando i fashion designers, poi ci sono altri docenti per aspetti tecnici, ad esempio la realizzazione della calzatura. Un’altra attività di formazione che sto svolgendo per ModaPelle Academy è il training per i docenti delle Università straniere: qui effettuo due tipi di corsi, uno sui trend e l’altro sulle modalità di ricerca delle tendenze. Sono inoltre ambasciatrice dell’accademia in convegni che si tengono all’estero, sempre relativamente alla presentazione delle tendenze. Infine, sono docente di Design della borsa e della calzatura in un corso biennale post-diploma presso l’ITS Machina Lonati, a Brescia. L’attività di insegnamento mi piace molto, perché trovo interessante e stimolante confrontarmi, anche da un punto di vista umano, con i giovani e con le loro idee fresche.

Verso la Summer School...

A CHI

laureati e giovani professionisti in discipline giuridiche ed economiche

avvocati e praticanti

studenti dell’ultimo anno delle lauree magistrali in discipline giuridiche ed economiche

DOVE:

Università degli Studi di Verona, Dipartimento di Scienze giuridiche

Via Carlo Montanari 9, 37122 – Verona

COME:

iscrizioni entro il 15 GIUGNO 2016 via mail a UnivrFW@ateneo.univr.it allegando la domanda di ammissione compilata, il CV in formato europeo e la copia di un documento d’identità

ACCREDITAMENTI:

Ordine degli Avvocati di Verona (20 cf per la partecipazione ad almeno l’80{a14a5fb528fe56ca25149d65a85f27027fc08aee43dd8ba19daa5f9e2276d995} delle lezioni)

Scuola di Dottorato in Scienze giuridiche ed economiche dell’Università degli Studi di Verona (1 cfu ogni 8 ore di lezione)

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